STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

venerdì 29 aprile 2011

Alla Croce Rossa si batte cassa !!


On. Maurizio Turco:
CROCE ROSSA 
Verso la Bancarotta......

Il 2 agosto 2010 avevo presentato una interrogazione a risposta scritta (4-08305) per chiedere lumi sul «Deficit di cassa dell'Ente» di euro 50.566.989,21 e sull'impossibilità dell'istituto di credito su cui è acceso il conto bancario della Croce Rossa, di dare seguito ad alcuni pagamenti giacenti in sospeso per circa 11 milioni di euro. Che, per quella che potremmo ormai definire una prassi governativa consolidata, non ha ricevuto alcuna risposta dai ministri interessati. Oggi ho appreso che il giorno 8 febbraio scorso il Tribunale Civile di Palermo ha emesso un decreto ingiuntivo di 49.391.660,17 Euro in favore della SI.S.E. S.p.A., notificato alla Croce Rossa alla fine di marzo. Mi domando cosa si aspetti a prendere atto e dichiarare la bancarotta della Croce Rossa. Augurandomi che non sia o assuma connotati fraudolenti.”   ( Clicca per visionare)



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Con Ordinanza Commissariale
n. 187 del 22/04/2011
il Commissario Sraordinario
Avv. Francesco Rocca
ha dato mandato ai legali CRI di fare opposizione al Decreto Ingiuntivo emesso dal tribunale di Palermo in favore della SI.S.E. s.p.a. per un importo, oltre alle spese di :
         € 49.391.660,17

 Nel frattempo Salvatore Cuffaro è stato condannato definitivamente a 7 anni per favoreggiamento aggravato a cosche mafiose e violazione del segreto istruttorio. Che c'entra Cuffaro con la Croce Rossa ? 



La CRI deve gestire il 118 in Sicilia, così nel 2001 viene costituita la Sise Spa. Socio unico, la Croce Rossa Italiana. E' un esperimento che non verrà replicato, e avviene sotto la presidenza di Mariapia Garavaglia. Gli autisti/soccorritori vengono assunti con un contratto di solidarietà a orario ridotto a 120 ore al mese, che doveva ricoprire i turni delle 256 postazioni della Sicilia, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Per la cronaca l'ispezione presso il Comitato Centrale CRI del 2006 rileva che sono stati assunti 3360 dipendenti (di cui 3070 autisti soccorritori), in seguito alla convenzione che la Croce rossa stessa ha stipulato con la società. Fra le tante assurdità di questa storia . c'è anche il fatto, non trascurabile, che il 40% delle assunzioni devono essere obbligatoriamente effettuate tra il personale volontario e precario che già presta servizio presso i Comitati provinciali siciliani. Così i volontari possono avere un posto di lavoro.
Tali assunzioni si legge nell'ispezione, sono state effettuate senza l'esperimento di alcuna procedura selettiva; di fatto si è provveduto ad assorbire personale volontario, precari a vario titolo (....) non si comprendono le ragioni che giustificanoda parte della CRI Sicilia l'adozione dello strumento operativo prescelto. I fini istituzionali della croce rossa nello svolgimento deiservizi sociosanitari non sono certamente identificabili in una gestione imprenditoriale scevra da vincoli degli stessi, e non prevedono l'obiettivo di assorbimento di personale. Eppure il personale serve. A Cosa ? REPORT arriva anche li e mostra in maniera abbastanza inequivocabile che ci sono ragioni politiche, alla base di queste assunzioni. per esempio aumentano incredibilmentein fase di campagna elettorale. Proprio di Salvatore Cuffaro, la cui giunta aumenta il numero delle ambulanze per assumere 1700 persone. Cuffaro nel 2006 vince le elezioni al primo turno battendo Rita Borsellino. Un Uomo non riconoscibile dice: Chi dava il voto a Cuffaro aveva la possibilità di entrare in quel giro.. I posti di lavoro generano consenso  e sulle ambulanze nel frattempo prestano servizio come operatori di Pronto Soccorso, persone senza alcuna competenza specifica (falegnami, muratori, macellai ).
I problrmi in Sicilia comunque non riguardano solo le assunzioni ma anche i mezzi. I veicoli presi a nolo vengono immatricolati con targa Croce Rossa ( e ciò non è previsto ) si rilevano anomalie nelle gare d'appalto e nella trasparenza amministrativa. La Sise versa almeno 100 mila euro.. Appare evidente l'onerosità dell'operazione.. scrive l'ispettore..  E non finisce qui, a un certo punto un dirigente CRI viene nominato REVISORE contabile  della Sise (si tratta del rag. Pandolfi) . non può che sottolineare  scrive ancora l'Ispettore " La evidente illegiottimità di tale designazione e della conseguente accettazione dell'incarico; si nomina revisore presso una società totalmente controllatra da una struttura periferica della Croce Rossa il CAPO Dipartimento Amministrazione e Patrimonio dell' Ente." CONTROLLORI e CONTROLLATI che coincidono.. una storia già sentita anche in Abruzzo con la Presidente LETTA....  (clicca per visionare )
Ma il capolavoro in Sicilia non è ancora compiuto, perchè tra ferie, permessi e assenze per malattia o infortuni, si accumulano ore di buco, così i dipendenti fanno straordinario.
Il presidente della CRI Sicilia all'epoca è  Guglielmo Stagno D'Alcontres CHE E' ANCHE PRESIDENTE della Sise Spa una struttura con un budget di 100 milioni di euro annui che però non bastano a coprire l'enorme numero di assunti e dei straordinari, i quali in sostanza generano un debito enorme tra l'assesorato alla salute Sicilia (60 Milioni di euro) e la CRI con la Sise Spa in mezzo a fare da intermediario...

 ARRIVA ROCCA e azzera i vertici della sise. Il che può far pensare che le cose siano migliorate. la Regione Sicilia ha un debito nei confronti di CRI, e allora la trovata: il 31 dicembre 2009 viene lasciata scadere la convenzione fra Regione e Sise. Il primo gennaio 2010 (nel frattempo in Sicilia non c'è più Cuffaro ma Lombardo), La regione ne firma un'altra con la Seus. Che in quel momento ha un solo e unico dipendente, Marco Romano, Il quale fino al giorno precedente era Direttore Generale della Sise Spa.
Fra le due strutture sembra esserci continuità. Alla Seus vengono assunti i dipendenti Sise, in cambio della rinuncia agli straordinari, per evitare di dover sborsare quei 60 milioni di euro. I lavoratori firmano il contratto e se qualcuno dovesse impugnare la cosa e un giudice stabilire che gli straordinari vanno pagati ? La Sise non esisterà più. La Regione non avrà la sua convenzione e così, il debito resterà alla Croce rossa...






Vale la Pena leggerlo
per Comprendere 
il Lato Oscuro della Virtù

>>>>>>

Nomina a I° CAPITANO CRI per Mario Martinez


Il Capitano 
Mario MARTINEZ
viene promosso

I° CAPITANO C.R.I.



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Con Ordinanza Commissariale 
n. 188 del 25 Aprile 2011
firmata dallo stesso
Commissario Rocca
giunge la tanto 
desiderata nomina

domenica 24 aprile 2011

LA C.R.I. SIAMO NOI !!!

 I Lavoratori C.R.I. 
SI  MOBILITANO
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Sanità Abruzzo, D'Alessandro: «Chiodi chiarisca su Croce Rossa»

Cesare D'Alessandro IDV
L'Aquila, 23 apr 2011 - «Abbiamo appreso che il signor Daniele Tosoni, volontario della Croce Rossa di Carlino in provincia di Udine - dichiara il consigliere regionale Cesare D'Alessandro (Idv) - ha subito un provvedimento disciplinare di sospensione, che è praticamente l'anticamera del licenziamento».

«Sarà un malaugurato caso, ma Daniele Tosoni è quel signore che in una recente trasmissione di Report aveva riferito alla Gabanelli notizie non gradite   (clicca ) sul Comitato abruzzese della CRI, presieduto da Maria Teresa Letta, sorella del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. 

M.Teresa  LETTA
Ebbene, poiché la Croce Rossa italiana riceve finanziamenti pubblici per circa 170 milioni di euro all'anno, ma da oltre sei anni non subisce alcun controllo della Corte dei Conti, ho presentato un'interrogazione con la quale chiedo al Governatore Chiodi di fornire una serie di informazioni che riguardano la Cri abruzzese».
«In particolare, ritengo che tutti i cittadini debbano aver contezza dei bilanci della Cri - sostiene D'Alessandro - ma soprattutto di come sono state utilizzate le donazioni dei cittadini pervenute alla Croce Rossa a seguito del terremoto dell'Aquila. Sarebbe anche interessante sapere - conclude D'Alessandro - quali sono le proprietà immobiliari della Cri abruzzese e in che stato versano, nonché per quale motivo è stato sospeso dal lavoro un impiegato che guadagna poco più di mille euro al mese. Solo per un peccato di lesa maestà, avendo raccontato ad una giornalista, per di più corretta e stimata come la Gabanelli, cose sgradite al manovratore?».

E la gestione personalistica della presidente Maria Teresa Letta, denunciata dal maresciallo Lo Zito  (clicca) 


Fonte: Il Capoluogo

sabato 23 aprile 2011

VIETATO PARLARE MALE DELLA CROCE ROSSA


Denunciano 
a Report 
gli sprechi 
della Croce Rossa. 
E l’ente li sospende

Il provvedimento è stato preso nei confronti di Anna Montanile, ex funzionaria del settore vendite del patrimonio immobiliare dell'ente pubblico, che aveva rilasciato un'intervista al programma di Milena Gabanelli. Motivato dalla "rivelazione del segreto di ufficio". 
Anna Montanile e Daniele Tosoni
 Due mesi di sospensione dallo stipendio, in pratica l'anticamera del licenziamento. 
E tocca anche al volontario Daniele Tosoni.

Il lavoratore denuncia sprechi e malagestione? L’ente se la prende con lui invece di ringraziarlo. Questa volta la persona punita per aver rivelato le storture e il sistema di gestione patrimoniale di un ente pubblico ha il volto e il nome di una donna che lavora alla Croce Rossa Italiana: Anna Montanile. Una dei quasi 3mila dipendenti di Cri (1300 circa di ruolo, 1600 precari, militari esclusi). 

La sua colpa? Aver parlato con i giornalisti di Report nella puntata dedicata all’ente di soccorso, dal titolo “La croce in rosso”, trasmessa su Rai3 il 5 dicembre scorso. Un provvedimento disciplinare durissimo: “Due mesi di sospensione” e “interruzione dello stipendio” a partire da questa settimana.Un provvedimento che equivale all’anticamera del licenziamento. La commissione disciplinare in seno alla Croce Rossa, presieduta dal capodipartimento del personale, Nicola Niglio, avvia il procedimento disciplinare l’11 gennaio scorso, poche settimane dopo la messa in onda della trasmissione. Giovedì 14 aprile arriva l’esito del procedimento, per la commissione la Montanile è colpevole di “violazione del segreto di ufficio”, della “fuoriuscita di documenti interni senza autorizzazione” e “dichiarazioni non corrette”. Colpa ‘grave’ per i vertici di un ente commissariato da anni. La donna ha denunciato ai videogiornalisti che lavorano nel programma della Gabanelli che la Cri ha un patrimonio immobiliare sommerso e di conseguenza non lo valorizzerebbe abbastanza. Quell’enorme patrimonio immobiliare che possiede e che potrebbe in buona parte coprire la voragine di bilancio.

L’inchiesta, firmata da Sabrina Giannini, finiva proprio col ‘botto’, il racconto circostanziato di Anna Montanile, ex funzionaria del settore vendite del patrimonio immobiliare della Cri. La Montanile dichiarava che per mettere nella dichiarazione fiscale gli immobili di proprietà, già dal 2007 aveva dovuto incrociare i dati del catasto con l’inventario della Cri. E un inventario degli immobili aggiornato, incredibile ma vero, non c’era. “Ho avuto quindi la possibilità – raccontava nell’intervista tv la funzionaria romana – di riscontrare che c’era un patrimonio immobiliare sommerso, non dichiarato fiscalmente”. Non solo edifici, ma anche terreni edificabili di valore. Secondo Report sono 68 gli immobili di cui si sono perse le tracce. La Montanile segnala con dovizia di particolari e cifre ai dirigenti della Croce rossa. Poi a settembre del 2009 la funzionaria viene trasferita ad altro incarico, e cioè nell’archivio storico dell’ente. Tra i compiti di ‘alta responsabilità’ quello, come racconta alle telecamere di Rai3, “di reperire tre bandiere storiche per poterle poi portare all’interno dei musei della Croce rossa italiana”. E, come risulta a ilfattoquotidiano.it, la funzionaria è ancora lì all’archivio storico.

Ma Anna Montanile non è sola: lo stesso trattamento è stato riservato a Daniele Tosoni, volontario della Croce Rossa di Carlino (in provincia di Udine) che, sempre a Report, aveva parlato del comitato abruzzese della Cri, il cui Presidente è Maria Teresa Letta, sorella di Gianni. Il volontario è stato sospeso per un mese: ha fatto ricorso, ma non ha ricevuto alcuna risposta da Roma, e la sospensione l’ha già scontata. Non vuole rilasciare altre dichiarazioni, per il bene del Comitato locale di cui fa parte e per quello “di tutti i volontari”.

Già, perché nel frattempo, l’11 novembre 2010 la Croce rossa ha approvato un codice etico e di condotta che ha suscitato molte polemiche fra gli appartenenti all’Ente. Il codice, di fatto, vieta ai membri dell’Associazione di rilasciare interviste, e prevede sanzioni in caso di violazione. Il tutto accade con un tempismo straordinario e sospetto: la puntata di Report, infatti, andò in onda il 5 dicembre 2010 ed era già in lavorazione da diversi mesi.

La Cri è un costo per i contribuenti: finanziata da 4 ministeri percepisce circa 170 milioni di euro l’anno (184.437.664 nel 2004, 180.021.377,55 nel 2005, 174.219.737305 nel 2006 166.305.527,22 nel 2007), anche se non mostra un bilancio alla Corte dei conti dal 2005. Un fiume di denaro pubblico affluisce nelle sue casse. Poi ci sono le donazioni dei privati. L’inchiesta tv denunciava tutto questo: sprechi, le clientele durante le ultime campagna elettorali, il caos che regnava con le donazioni dei cittadini, specie dopo i terremoti dell’Abruzzo e di Haiti. E poi la confusione nell’amministrazione del cespite più grande in mano alla Cri: le proprietà immobiliari. Donati o comprati negli anni da generosi benefattori. Immobili, in molti casi, lasciati andare in rovina.

Ma qualche certezza c’è in Croce rossa: la sospensione per una impiegata che guadagna circa 1500 euro al mese e che avrebbe potuto e voluto far recuperare milioni di euro all’ente; la sospensione di chi parla con i giornalisti.

giovedì 21 aprile 2011

Croce Rossa Italiana... LA RESA DEI CONTI !!

 
     IL  GIGANTE 

DI  ARGILLA

SI  SBRICIOLA





Cap. Mario Martinez
il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi presentati da Mario Martinez,   chiedendo alla Croce Rossa il reinserimento del Martinez negli elenchi del personale da richiamare, e conseguentemente il suo richiamo in servizio;


 La Croce Rossa Italiana
non ottempera alla sentenza  e si appella 
al Consiglio Di Stato 
chiedendo la sospensiva... perchè ritiene che sia 
UN DANNO IRREPARABILE 
far lavorare una persona.. mentre le mega consulenze che liquida ai STRETTI COLLABORATORI ESTERNI sono normali.





A tal proposito viene presentata anche 
da parte dell' Onorevole Massimo Donadi.




FINALMENTE
IL CONSIGLIO DI STATO
CON ORDINANZA  N.  2470 DEL 2011
RIGETTA LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA
DA PARTE DELLA CRI ...
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Il Comm. Straord. Francesco Rocca
ORA NON CI SONO ALTERNATIVE
LA CROCE ROSSA ITALIANA
DEVE RISPETTARE
LE SENTENZE

  


IL “GRAN CUORE” DELLA C.R.I. SCHIACCIA I DISSIDENTI….



O CON NOI, 
O CONTRO DI NOI !
 Questo slogan in “voga” durante il ventennio fascista, sembra calzare perfettamente al clima che si respira in questi ultimi tempi in Croce rossa.
Sempre più pesantemente, questa Amministrazione usa il pugno di ferro contro chiunque dissenta, disapprovi o denunci il marciume che, ormai senza nessun freno, sta prendendo possesso di questa glorioso Ente/Associazione.
Gli ultimi avvenimenti ne sono la prova evidente; quello che è accaduto alla collega Anna Montanile, oltre che essere inquietante, è oltremodo vergognoso per chi agisce nel nome, che in realtà utilizza faziosamente, di una Associazione che fa dei propri 7 Principi Fondamentali un cardine della propria esistenza.
I Dirigenti CRI, come fossero arrampicatori sociali, utilizzano qualsiasi mezzo per raggiungere il loro scopo senza preoccuparsi di calpestare una Istituzione pluricentenaria che, con i loro Volontari e i loro Dipendenti, ha dato lustro all’Italia intera.
E’ ormai evidente che i burocrati da strapazzo che dobbiamo sopportare, sono stati inviati da questo Governo con il chiaro intento di procedere ad un massiccio ridimensionamento delle risorse, sia umane che economiche, e che abbia come unico obiettivo finale quello della privatizzazione dell’Ente. Non a caso in questi giorni il Commissario Rocca è ripartito per Ginevra, dove sta cercando di accelerare questo processo attraverso le modifiche da apportare allo Statuto.

Tutto questo fa tremendamente paura a questa Amministrazione che reagisce veementemente tentando la carta dell’intimidazione e della sopraffazione. Oltre alla collega Montanile, ci sono altri soggetti che hanno denunciato irregolarità e comportamenti poco trasparenti.

  Uno su tutti: il caso del collega appartenente al Corpo Militare 
Vincenzo LO ZITO. Credo che molti di quelli che leggeranno questo comunicato sanno perfettamente di cosa stiamo parlando, ma forse non tutti sanno che questa Amministrazione, sempre attraverso processi sommari, ha quasi ridotto il collega all’indigenza (vi invitiamo a leggere il libro appena descritto per maggiori dettagli).

Altri esempi? 
La collega di Bari Anna SCIANNIMANICO è stata licenziata, senza giusta causa, solo per non aver accettato il trasferimento da Bari a Bolzano visto che è titolare della Legge 104/92.

domenica 10 aprile 2011

5×1000, riceviamo e pubblichiamo le precisazioni della Croce Rossa Italiana

alcune precisazioni della Croce Rossa Italiana sull’articolo

Con riferimento agli articoli pubblicati su Il Fatto Quotidiano in data 07/04/2011, uno dal titolo “Grazie al 5 per mille tre milioni alla Croce Rossa, ora deve restituirli” apparso sul quotidiano cartaceo, e l’altro “Due milioni in tre anni, la Croce rossa prende il 5xmille, ma non ne ha diritto”, sull’edizione on line, si precisa quanto segue.
La Croce Rossa Italiana, in base alla legge finanziaria n. 266 del 23 dicembre 2005, ha presentato istanza di ammissione agli elenchi dei beneficiari del 5 per mille all’Agenzia delle Entrate, così come stabilito dalla normativa in vigore, a partire dal 2006 per i redditi anno 2005.
Le iscrizioni annuali a tali elenchi sono state effettuate dalla CRI, come previsto dalle procedure dell’Agenzia delle Entrate, fino al 2010 riferite ai redditi 2009.
Nessuna comunicazione contraria all’ammissione agli elenchi dei beneficiari è pervenuta a questo Ente, tant ’è vero ciò che la Croce Rossa Italiana è presente negli elenchi dei beneficiari nel sito dell’Agenzia delle Entrate, sino a tutto il 2010.
A tal riguardo, si precisa, altresì, che, ad oggi, risulta pervenuto e regolarmente introitato solo l’importo di € 646.284,77, con valuta 30/06/2008 e riferito alla complessiva somma delle scelte espresse dai Contribuenti nella dichiarazione 2006, riferita ai redditi 2005.
Ciò premesso, la questione del “5 x mille” destinato a CRI, è, come noto, stata oggetto di contenzioso sino al 2010 a riprova della non certa interpretazione della norma a favore o meno degli Enti Pubblici e della CRI, in particolare, come evidenziato anche da codesto Quotidiano.
Solo a fine 2010, la circolare n.56/E della Agenzia delle Entrate dirimeva definitivamente la materia, escludendo dalla ripartizione gli Enti associativi di diritto pubblico.
Sicché Croce Rossa ha provveduto, in data 18 marzo 2011, a diffondere presso tutte le proprie Unità sul territorio una circolare che, nel comunicare espressamente l’esclusione della CRI dal “5 x mille”, per i redditi 2010, invitava a non effettuare alcuna azione di promozione in merito.
Per quanto concerne, infine, la citata lettera, a firma Patrizia RAVAIOLI, rinvenuta sul sito CRI nella sezione Archivio dei Volontari, va precisato che essa riguarda la dichiarazione dei redditi 2009 e non lascia affatto intendere la non consapevolezza dell’Ente circa la non spettanza del “5 x mille”, quantomeno dalla menzionata Circolare Agenzia delle Entrate del dicembre 2010.
Al contrario, nella sezione”Sostieni la Croce Rossa” del sito CRI, è inserito un comunicato che espressamente esclude la CRI dai destinatari del “5 x mille”.
Al fine di evitare possibili equivoci si è provveduto, ad eliminare dal sito detta nota di archivio del Direttore Generale.

Risposta 
degli autori degli articoli 
alle precisazioni della CRI : 


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Per quanto riguarda la richiesta di rettifica degli articoli inoltrata dalla Croce Rossa Italiana, si chiarisce quanto segue:
gli oltre 3 milioni di euro (per l’esattezza 3.119.295,27 euro) è la cifra che dal 2006 viene destinata alla CRI dal 5x 1000 in base a quanto riscontrabile dalle tabelle disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
La lettera della direzione generale con la quale si invitava a donare il 5x1000 alla CRI è stata diffusa a tutte le unità della Croce Rossa il 28 aprile 2010, cioè ben oltre 3 mesi dopo la sentenza del Consiglio di Stato n 1730/2010 che esclude “possa essere ricompresa nelle organizzazioni di volontariato” un’associazione dotata “di personalità giuridica pubblica e, in quanto tale, è soggetta alla disciplina degli enti pubblici”.
Si precisa infine che ad oggi sul sito nazionale della Croce Rossa Italiana non è presente nessuna informazione sull’esclusione della Cri dal beneficio del 5x 1000 salvo il box nella sezione “sostieni la croce rossa” correttamente citato nell’articolo cartaceo.

Debora Aru   e  Alberto Puliafito



giovedì 7 aprile 2011

Croce Rossa, un viaggio attraverso quel "buono" che nasconde altro......

http://www.alibertieditore.it/?pubblicazione=croce-rossa-il-lato-oscuro-della-virtu

Croce Rossa  
Il lato oscuro della virtù 
Arriva in libreria dal 7 aprile 2011, quasi un anno dopo "Protezione civile SpA". 

E' un viaggio nel mondo della Croce Rossa, 
ma non solo: 
è un viaggio attraverso quel "buono" 
che nasconde altro......

Quel "buono" che attecchisce così bene nell'Italia della brava gente 
e nel mondo occidentale che si lava 
la coscienza secondo la retorica dell'aiuto. 
La bontà ad ogni costo...

Il lato ocuro della virtù....
«Quando sei neutrale,
o ti dichiari tale,
è importante capire
da chi ricevi finanziamenti».
Vizi, virtù, polemiche e scandali
della CROCE ROSSA.
«È vietato all’appartenente alla Cri
il rilascio di interviste a soggetti terzi».
(dal codice etico della Croce rossa italiana)