STORIA DI ORDINARIA INGIUSTIZIA

La storia assurda del Maresciallo Lo Zito è in continua evoluzione e si cerca di aggiornarla continuamente.. i Provvedimenti dciplinari aumentano così come i Trasferimenti.. Il Blog contiene numerosissimi articoli e documenti scaricabili a prova dei fatti che vengono denunciati.. basta sfogliare le numerose pagine per rendersi cono...
BUONA LETTURA

mercoledì 31 marzo 2010

Croce Rossa: continuano le Interrogazioni Parlamentari sulle stranezze dell'Ente


Nuove Interrogazioni Parlamentari sulla gestione Croce Rossa e sulla abilitazione delle "Crocerossine"



Interrogazione a risposta scritta 4-06620

(clicca sul link )

1) ...sul sito internet istituzionale della Croce rossa italiana è stato pubblicato un videomessaggio del commissario straordinario avvocato Francesco Rocca nel quale commentando l'articolo dal titolo «Sembra un ministero. È la Croce Rossa» apparso sul settimanale l'Espresso n. 12 del 25 marzo 2010, offre una propria versione dei fatti che non sembrerebbe trovare alcun riscontro nelle relazioni redatte al termine delle ispezioni disposte dal Ministero dell'economia e delle finanze e dal Ministero della difesa; a parere degli interroganti le dichiarazioni del commissario straordinario Rocca evidenziano un clima di incertezza e destano dubbi sul pieno rispetto delle norme vigenti nelle attività dei vertici della Croce rossa italiana.......



Interrogazione a risposta scritta 4/06629
(clicca sul link)

2) ...sul sito internet istituzionale della Croce rossa italiana è possibile leggere una lettera con cui il commissario straordinario avvocato Fran
cesco Rocca risponde all'articolo dal titolo «Sembra un ministero. È la croce rossa» apparso sul settimanale l'Espresso n. 12 del 25 marzo 2010; nello scritto in questione è possibile leggere «Circa Maria Teresa Letta: si continua a tentare di infangare la Croce Rossa e l'attuale Commissario Regionale per l'Abruzzo, Maria Teresa Letta, facendo speculazioni ed insinuazioni relative ad una vicenda analizzata e sviscerata in ogni suo aspetto che trova la sua genesi in un dipendente, Vincenzo Lo Zito (citato nell'articolo de l'Espresso) appartenente al Corpo militare......




3) ...appare agli interroganti improprio l'inquadramento delle infermiere volontarie nei ruoli direttivi dei corpi ausiliari delle Forze armate, sebbene siano in possesso di un titolo non universitario e possano esercitare una professione ausiliaria, lesivo nei fatti della professionalità e della competenza degli infermieri militari, inquadrati tra il personale non direttivo, sebbene abilitati a esercitare la professione sanitaria di infermieri e in possesso di titolo formativo triennale o quinquennale universitario..



Il Dr. Stranamore comunicava così......



mercoledì 24 marzo 2010

Croce Rossa: L'Espresso replica a quanto tenta di far credere il Commissario Rocca

Commissario
Rocca

Show ...

di Emiliano Fittipaldi

Quattro video per quaranta minuti complessivi. Così il capo della Cri si autoelogia senza freni, grida al complotto e attacca "L'espresso". Che risponde punto per punto.....

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/croce-rossa-commissario-show/2123544&ref=hpsp

venerdì 19 marzo 2010

Sembra un ministero. E' LA CROCE ROSSA



Vertici strapagati.
Boom di consulenti.
Debiti in aumento.
Sprechi.
Anche un ex terrorista a fianco del Commissario.
Ecco come funziona l'associazione....

.. il Commissario Straordinario CRI, Avv. Francesco Rocca

Di Emiliano Fittipaldi e Monica Soldano
L'Espresso n° 12, del 25/03/2010




(clicca sull'immagine per visualizzare l'articolo)

domenica 14 marzo 2010

Dove va la CRI ? Problematiche e anomalie di un sistema “italiano”


La Croce Rossa italiana è da tempo sotto i riflettori e attenzionata dai ministeri di riferimento e dai media. Il MEF, la Corte dei Conti, non ultimo il Ministero della Difesa per la parte militare, sono intervenuti con ispezioni che hanno rilevato anomalie importanti che sembrano ancora evidenziarsi.

Il nuovo commissario straordinario, Francesco Rocca,

ha avuto l’incarico, rinnovato recentemente, di correggere anomalie e disfunzioni e quindi di riportare la CRI, nel suo complesso, ad un ente organizzato, rispettoso della norme e trasparente.

Compito difficile perché all’interno del sistema CRI sembrano evidenziarsi area di potere, in contrasto con l’azione “morale” dell’ente, che appaiono dure a morire sono.

L’Associazione della Croce Rossa Italiana, in virtù delle convenzioni internazionali ed in forza delle leggi vigenti in Italia, dispone, fra i vari organismi volontaristici, di un corpo ausiliario delle Forze armate dello Stato: il corpo militare, composto da soli volontari arruolabili ai sensi del regio decreto 10 febbraio 1936, n. 484.
L’attribuzione di tali compiti è disciplinata dalla vigente legislazione italiana, mentre l’organizzazione dei servizi cui è destinato il Corpo militare della C.R.I., in tempo di guerra, è determinata dal Ministero della difesa.
Per quanto riguarda il ruolo svolto dal corpo militare della C.R.I., sin dal 1866, a seguito all’adesione dell’Italia alla prima Convenzione di Ginevra firmata il 22 agosto 1864 «per il miglioramento della sorte dei feriti in campagna», unità sanitarie militari mobilitate della C.R.I. parteciparono agli eventi bellici secondo la regola fondamentale «i militari feriti o malati saranno raccolti e curati, a qualunque nazione appartengano». In tale quadro, il Corpo militare della C.R.I., in quanto corpo ausiliario delle Forze armate, è destinatario di specifico ed autonomo ordinamento, costituito dalle seguenti fonti normative: Regio decreto 10 febbraio 1936, n. 484 e successive modificazioni, concernente lo stato giuridico, il reclutamento, l’avanzamento ed il trattamento economico del personale militare C.R.I.; decreto del Presidente della Repubblica 31 luglio 1980, n. 613 e successive modificazioni; decreto-legge 19 novembre 2004, n. 276, convertito con modificazioni nella legge 19 gennaio 2005, n.1; decreto del Presidente Consiglio dei ministri 6 maggio 2005, n. 97, di approvazione del nuovo statuto dell’associazione italiana della Croce rossa. Circa l’autonomia dell’ordinamento del Corpo militare della C.R.I.,si richiama l’ordinanza n. 273, datata 24/30 giugno 1999 della Corte costituzionale, laddove si afferma che: «…il personale militare della Croce Rossa italiana non appartiene alle Forze Armate o alle forze di Polizia dello Stato ed anzi non ha mai ricevuto una disciplina legislativa contestuale con quella del personale statale, appartenente alle Forze Armate o alle forze di Polizia…». Pertanto, la Corte conclude affermando che non è possibile estendere automaticamente ai militari della C.R.I. le disposizioni legislative rivolte al personale delle Forze armate ed a quello delle Forze di polizia.........

Ma se da parte del MeF si rilevano anomalie, non meno “duri” sono le risultanze dell’ispezione del Ministero della Difesa che esaminato gli atti contabili degli esercizi finanziari che vanno dal 2002 al 2009.

Il MD, per assicurare l’organizzazione ed il funzionamento del Corpo Militare della CROCE ROSSA ITALIANA per la preparazione del personale e dei materiali necessari, ha proceduto negli anni al finanziamento alla CRI di circa 125 milioni di euro ma dubbi sul loro corretto impiego vengono rilevati e confermerebbero le perplessità dell’allora Ministro della Difesa – On Prof Antonio Martino, che con lettera n1/14371/11.8.48/02 in data 21.03.2003 ha evidenziato un anomalo utilizzo da parte della CRI dei fondi erogati dalla Difesa, sottolineando la dubbia legittimità ed invitando l’allora Commissario Pro –tempore (Scelli) a razionalizzare l’impiego, privilegiando le attività addestrative e formative del personale militare, nonché il mantenimento dei relativi mezzi.

Non sembra che le perplessità espresse dal Ministro Martino siano state fugate, anzi, proprio dalla relazione del Ministero della Difesa, emergerebbe un uso improprio dei fondi della Difesa destinati al personale militare della CRI:

E riferendosi all’ispezione del Ministero della Difesa, i deputati Turco, Beltrandi, Bernardini, Coscioni, Mecacci e Zamparutti, con interrogazione a risposta scritta n. 4/06304, depositata in data 1/3/2010, rilevano che “ ….. da oltre tre anni dall’amministrazione centrale della CRI non sono ancora stati assegnati all’ispettorato nazionale del Corpo militare della CRI, nonostante le incessanti richieste, circa 14 milioni di euro che il Ministero della difesa ha destinato esclusivamente al Corpo militare per l’ammodernamento e il potenziamento delle strutture operative mobilitabili che vengono impiegate su richiesta delle Forze armate. Ciò mina l’operatività e l’efficienza del personale determinando malcontento e frustrazione”.

Con l’interrogazione a risposta scritta, n. 4/06407 depositato in data 1/3/2010, gli stessi interpellanti rilevano che “relativamente all’anno 2003 l’ispezione ministeriale ha rilevato un erroneo impiego del contributo della difesa per il pagamento degli oneri relativi al trattamento economico del personale militare per 12.235.852,32 euro (intero contributo di 11.359.986,00 euro con una eccedenza di 875.866,32 euro a carico delle risorse del Comitato Centrale), nonché residui passivi 2003 1.429.748,78 euro di cui ne risultano ancora esistenti 143.18,97 euro alla data del 15 ottobre 2009. Relativamente al contributo straordinario per «Antica Babilonia» IRAQ 2003-2006, a tutt’oggi non risultano definite varie spese del corpo militare relative all’anno 2003 per complessivi 2.812.685,00 euro mentre per la rimanente somma di 2.079.766,00 euro direttamente impiegata dal comitato centrale non risultano documentate le relative spese e/o impegni, quali residui passivi”.

Ma se la questione economica è sotto la lente del MD, non sembra che la questione relativa al personale abbia subito miglioramenti considerato che per quanto riguarda il personale “PRECARIO”, la CRI sembra perseverare in comportamenti contrari alle norme di legge che lei stessa ha rilevato … , Una contraddizione non di poco conto.

La proroga dei richiami dello stesso personale militare effettuata con le due ultime ordinanze commissariali la n° 142/09 e la n° 417/09, firmate del commissario Rocca, lo confermerebbero.

E questo ci fa pensare che la soluzione del problema è ben lungi dall’essere prossima.

Precedentemente la CRI ha richiamato in servizio senza stipendio, e per esigenze addestrative, personale volontario militare, e ciò appare in palese violazione all’art 116 del Rd 484 1936. Richiami senza assegni che in alcuni casi sarebbero stati effettuati anche per l’emergenza in Abruzzo.

A questo punto sorgono spontanee alcune domande.

Il Commissario nazionale CRI può contare su dirigenti e presidenti di comitati in grado di dargli i giusti consigli ?

La nomina del nuovo Ispettore Militare può risolvere il delicato problema del personale militare?

Possiamo auspicare per la CRI un futuro di trasparenza e rispetto delle norme gestionali ed organizzative?


giovedì 11 marzo 2010

CROCE ROSSA: ... FARE CHIAREZZA SU GESTIONE FONDI


ROMA 11 MAR - "Nei giorni scorsi il deputato radicale Maurizio Turco, co-fondatore del partito per la tutela dei diritti dei militari e forze di polizia (Pdm), ha presentato alcune interrogazioni per fare luce su alcune vicende che coinvolgono direttamente i vertici della Croce Rossa Italiana
Atti Camera nn.
4-06407
4-06401
4-06304
4-06455


( clicca sui numeri per visionare le Interrogazioni )

In particolare del Comitato Regionale Abruzzo presieduto dalla Dott.ssa Maria Teresa Letta.
4-06344

Maurizio Turco, anche a seguito dei pesanti rilievi amministrativi e contabili contenuti nella relazione degli ispettori del Ministero della Difesa in merito all'ispezione conclusa lo scorso mese di novembre 2009, si è rivolto ai Ministri vigilanti, tra cui il Ministro della difesa, per chiedere spiegazioni sull'uso delle ingenti somme che annualmente il dicastero retto da La Russa eroga a favore del Comitato Centrale della C.R.I. per le esigenze esclusive del Corpo militare."

venerdì 5 marzo 2010

Interrogazione parlamentare a risposta scritta 4-06344

Interrogazione a risposta scritta 4-06344
presentata da
MAURIZIO TURCO
martedì 2 marzo 2010, seduta n.292

MAURIZIO TURCO,
BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -

Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa.

- Per sapere - premesso che:

il Maresciallo capo Vincenzo Lo Zito, è un dipendente della Croce Rossa Italiana corpo militare, in servizio presso il Comitato regionale Abruzzo dell'Aquila con incarico di funzionario amministrativo qualifica C2;

il militare nello svolgimento del proprio incarico è venuto a conoscenza di presunte irregolarità amministrativo-contabili, rilevate all'interno del comitato regionale Abruzzo de L'Aquila, commesse da parte dei presidenti che ha prontamente provveduto a segnalare ai vertici della Croce rossa italiana fin dal 14 giugno 2007 e, successivamente alle Procure della Repubblica de L'Aquila (16 maggio 2008) e Campobasso (14 luglio 2008) nonché alla Corte dei Conti (16 maggio 2008);

il Presidente del comitato regionale Abruzzo, dottoressa Maria Teresa Letta, con la nota prot. 22/08 del 5 gennaio 2008, indirizzata al direttore nazionale del corpo militare della Croce rossa italiana, colonnello Piero Ridolfi, richiedeva l'immediato allontanamento del Maresciallo Lo Zito facendo presente al destinatario della missiva che «ad una richiesta di mio intervento a favore di un Militare della C.R.I. da lei segnalatomi, la mia risposta è stata concreta e immediata!!»;

con la nota protocollo 056/2008 del 22 gennaio 2008 il maresciallo Lo Zito informava la Procura militare presso il Tribunale militare di Roma degli avvenimenti di cui era venuto a conoscenza riguardo alla richiesta, avanzata dal Presidente del comitato regionale Abruzzo, di un suo allontanamento dalla sede di servizio;

nella segnalazione inviata dal maresciallo Lo Zito alla procura della Repubblica de L'Aquila il 16 maggio 2008, il militare ha scritto che «Contrariamente a quanto dettato dal suddetto regolamento e dalla richiamata normativa, il comitato regionale Abruzzo de L'Aquila, ha un conto corrente bancario aperto presso la Banca Toscana con sede in Avezzano, luogo di residenza della Presidente, dove risulta depositata la firma sia della Presidente che di una dipendente a tempo determinato tale Giuseppina Angelino, le quali gestiscono autonomamente i pagamenti dell'unità apponendo le proprie firme sui «mandati di pagamento» e «reversali d'incasso». La signora Angelino, infatti, appone la propria firma in qualità di «Responsabile Amministrativo», nonostante in Sede sia assegnato un Direttore Regionale che, secondo quanto stabilito dall'articolo 32 dello Statuto CRI e dall'articolo 48 del regolamento, è l'unico autorizzato ad effettuare tali operazioni. I mandati di pagamento vengono emessi per spese varie dove non esiste né un impegno di spesa, né una regolare gara per l'individuazione della ditta fornitrice, ma esclusivamente a fronte di contatti diretti tra la presidente e la ditta fornitrice. Basti pensare che anche l'acquisto della minuta cancelleria da utilizzare al Comitato Regionale a L'Aquila viene effettuato solo ed esclusivamente dalla Presidente sempre nello stesso negozio di Avezzano... e tenendo opportunamente all'oscuro il Direttore regionale e gli uffici amministrativi del Comitato. È stata ultimamente effettuata una ispezione da parte di alcuni membri del collegio unico dei revisori, di stanza al comitato centrale di Roma, in data 14 marzo 2008 e nonostante fossero rimasti stupefatti dal rilievo dei numerosi illeciti evidenziati, dopo essere stati portati a pranzo dalla Presidente, al loro ritorno hanno immediatamente sospeso l'ispezione e sono rientrati a Roma abbandonando sul mio tavolo tutte le fotocopie degli atti illegali riscontrati (fatture, mandati di pagamento, spese varie senza motivazioni, eccetera) con la promessa che sarebbero tornati di li a qualche giorno. Alla data odierna ancora non si è visto nessuno, ne sono stati presi dei provvedimenti di qualsiasi genere, ... le conclusioni appaiono ovvie!!!»;

le presunte irregolarità riscontrate dal militare riguarderebbero la gestione del Comitato Locale Abruzzo da parte della signora Maria Teresa Letta la quale avrebbe firmato alcuni mandati di pagamento e avrebbe gestito direttamente e in modo autonomo due conti correnti bancari radicati presso la Banca Toscana, Agenzia di Avezzano (AQ), intestati al comitato locale di Avezzano il primo e al comitato regionale Abruzzo il secondo, contrariamente a quanto espressamente disposto dal regolamento di amministrazione della Croce Rossa, approvato con Delibera n. 7 del 20 febbraio 2008 del Comitato Centrale della Croce rossa italiana, che all'articolo 48, comma 2, stabilisce che «Le reversali d'incasso e i mandati di pagamento tratti sull'istituto cassiere sono firmati per il Comitato regionale dal direttore regionale per i comitati provinciali dai rispettivi presidenti o dal personale amministrativo all'uopo delegato di ruolo od a contratto a tempo indeterminato. In mancanza del Direttore Regionale il Presidente nominerà un dipendente con incarico temporaneo rinnovabile.»;

risulta agli interroganti che proprio il direttore regionale del comitato regionale Abruzzo, Dott.ssa M. Rita Salvetti, aveva più volte lamentato l'anomalia gestionale e le irregolarità sia alla Banca dove era radicato il C/C del Comitato Regionale Abruzzo, che alla sede centrale della Croce Rossa Italiana;

risulta agli interroganti che il maresciallo Lo Zito nelle more della vicenda sia stato costretto a ricorrere alle cure mediche e sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico a seguito del quale la Commissione Medica del IX Centro di Mobilitazione di Roma in data 29 settembre 2009 con Verbale ML/ID/CRI n. 7/B, lo ha giudicato idoneo ai soli servizi territoriali se svolti nell'ambito della propria residenza, con esclusione dai servizi gravosi e di guida permanentemente;

con l'Ordinanza Commissariale n. 418/09 del 30 dicembre 2009, il Commissario Straordinario avvocato Francesco Rocca ha ordinato all'ispettore nazionale del Corpo militare facente funzioni, colonnello Roberto Orchi, di avviare la procedura per avviare un «provvedimento disciplinare di stato» nei confronti del maresciallo capo Vincenzo Lo Zito avendolo indicato come il responsabile di alcune dichiarazione pubblicate sul web e ritenute lesive per il prestigio del Corpo militare e della Croce Rossa Italiana;

la vicenda in narrativa ha avuto un notevole risalto sulle maggiori riviste e quotidiani a carattere nazionale;

a parere degli interroganti è chiaro che il militare in premessa, per il solo fatto di aver adempiuto con elevata professionalità e senso di responsabilità ai propri doveri, è divenuto oggetto di particolari attenzioni da parte del presidente del comitato regionale Abruzzo e, successivamente, dal Commissario straordinario che, invece di fornire adeguate risposte ai rilievi segnalati ha preferito avviare un procedimento disciplinare di stato -:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti narrati e se non ritengano opportuno, ciascuno secondo le proprie competenze, istituire con la massima urgenza consentita una commissione interministeriale per verificare l'eventuale sussistenza la gravità e l'entità dei fatti segnalati dal militare in premessa, quali siano gli immediati provvedimenti che intendano emanare per ristabilire legalità e trasparenza nella Croce rossa Italiana in particolare nel comitato regionale Abruzzo;

se sia stata svolta, da chi e con quali risultati l'ispezione riferita nella denuncia citata in premessa;

quali siano i dati riportati nei bilanci del comitato Regionale Abruzzo per gli anni 2007, 2008 e 2009;

quante siano le reversali d'incasso e i mandati di pagamento tratti sull'istituto cassiere e per quali importi risultino essere stati firmati dal Presidente del comitato regionale abruzzo della Croce rossa Italiana, dottoressa Maria Teresa Letta e quanti dalla dipendente Giuseppina Angelino;

se presso le procure interessate siano state avviate indagini sui fatti narrati in premessa.(4-06344)

mercoledì 3 marzo 2010

ALTO TRADIMENTO ALL'OMERTA'


ALLUCINANTE...


ABOMINEVOLE...
INVEROSIMILE...

INCONCEPIBILE...

INCREDIBILE...

IMPENSABILE...

ASSURDO...

PAZZESCO...
*******************
Il Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana,
Francesco Rocca


Emette l'Ordinanza n° 0418 -09 del 30/12/09 dove "ordina" all'Ispettore Nazionale del Corpo Militare C.R.I.
di avviare la procedura per un Procedimento Disciplinare di Stato nei confronti dell'Infame.....
Maresciallo Capo Lo Zito Vincenzo.

Dato che il Col. Orchi Roberto non ha ritenuto opportuno fare niente, E' STATO RIMOSSO dall'incarico e sostituito dal Col. Lupini Gabriele che assume anche le funzioni di Comandante di Corpo, così finalmente si potrà infierire sul
COLPEVOLE..... solo per aver reso pubblici gli illeciti scoperti all'interno della Croce Rossa Abruzzese e denunciati !!!

Ecco la fine che merita chi fa il proprio dovere !!!!
Muoio con onore Commissario Rocca....
Ma a testa alta !!!!!!!!!